Tutto bene in Birmania?
L’organizzazione britannica Burma Campaign mantiene, meritoriamente, i riflettori accesi sulla situazione politico-umanitaria nel Myanmar. Com’era da attendersi, un paese che ha subito una dittatura militare lunga quasi 5 decenni non può non avere una pesante eredità sul piano dei diritti umani; i molteplici conflitti sopiti con mano ferrea per tanto tempo non possono non riemergere in tutta la loro drammaticità. Ecco perché Burma Campaign lancia appelli come questo: Libertà per Nay Myo Zin e Win Cho. Nessun prigioniero politico nelle carceri della Birmania Nay Myo Zin e Win Cho sono ex prigionieri politici che di recente sono tornati in carcere per le loro attività pacifiche: il 17 gennaio 2014 hanno organizzato una protesta con centinaia di agricoltori in tutta la Birmania, chiedendo la liberazione di altri prigionieri politici, una riforma costituzionale e la creazione di un sindacato agricolo nel paese. Il giorno dopo sono stati arrestati e accusati ai sensi dell’articolo 18 della legge sulle manifestazioni pacifiche per aver svolto una protesta senza permesso. Nel mese di marzo sono stati condannati a tre mesi di reclusione, da scontare nel carcere di Insein. Burma Campaign chiede di fare un’azione di “mail-bombing” al presidente birmano Thein Sein chiedendo il rilascio immediato e incondizionato di Nay Myo Zin, di Win Cho e degli altri prigionieri politici in...
Read Moreciao Aldo!
“E questo è il fiore del partigiano, morto per la libertà”…. i versi dello storico inno di lotta vengono in mente spontanei apprendendo della dolorosa perdita di Aldo Piersanti. Una splendida persona che ha animato con competenza e passione la Bottega del commercio equo e solidale “Il Fiore” di Ladispoli (provincia di Roma). Anche lui, come tanti, troppi che hanno superato i 50 anni, falciato da un male terribile, sicuramente causato proprio dai veleni di un sistema economico che lui, insieme a tanti compagni, ha cercato di cambiare con il commercio equo, la divulgazione delle alternative, la critica del pensiero unico. Da noi di retour, un forte e commosso abbraccio alla famiglia. Ciao Aldo! Roberto Dati, 21 aprile...
Read MoreLaos, la diga minaccia il delfino del Mekong
La decisione del governo del Laos di procedere alla costruzione di una grande diga a scopi idroelettrici nel Sud del Laos, in pieno habitat delleorcelle asiatiche (Orcaella brevirostris), incredibili delfini che vivono lungo le coste, gli estuari e i fiumi del Sud e Sud-Est Asiatico, rischiano di condannare all’estinzione questa specie lungo il corso di tutto il Mekong. Oggi il WWF calcola che nel Mekong siano rimasti meno di 100 individui di questi meravigliosi animali. La realizzazione della diga prevede l’estrazione di milioni di tonnellate di roccia con esplosivi: le onde sonore generate dalle esplosioni potrebbero uccidere i delfini, che possiedono apparati acustici altamente sensibili. Inoltre, l’aumento della navigazione fluviale, i cambiamenti nella qualità dell’acqua e il degrado dell’habitat rappresentano altri importanti rischi diretti per i delfini. A questi vanno inoltre sommati gli effetti indiretti fra cui, il principale, lo stress. “I piani per costruire la diga Don Sahong in un canale immediatamente a monte dell’habitat dei delfini potrebbe provocare la loro scomparsa dal Mekong – ha dichiarato Isabella Pratesi direttore Conservazione del WWF Italia. Gli impatti della diga sulla vita dei delfini probabilmente non potranno essere mitigati, e certamente non attraverso i piani limitati e vaghi delineati nella valutazione di impatto ambientale del progetto. Esortiamo il Primo Ministro Hun Sen a chiedere una moratoria sulla diga durante il vertice della Commissione sul fiume Mekong dei capi di Stato, il prossimo aprile”. Le orcelle asiatiche o delfini di Irrawaddy del fiume Mekong sono sempre più a rischio estinzione, costretti nel tratto di fiume Mekong (190 km.) tra il Laos meridionale e il nord-est della Cambogia. I delfini sono già minacciati dall’impatto accidentale con le reti, dall’inquinamento e dal basso tasso di sopravvivenza dei piccoli. Ulteriori pressioni sulla popolazione potrebbero causarne la definitiva scomparsa. Nel settembre scorso il Laos ha annunciato la sua decisione di procedere con la diga Don Sahong nel Mekong, bypassando il processo di consultazione del Mekong River Commission (MRC ). La costruzione dovrebbe iniziare presto e finire nei primi mesi del 2018. Il WWF sottolinea come esistano alternative alla diga Don Sahong, come il progetto Thako, che potrebbe generare la stessa quantità di energia elettrica ma a costi inferiori e con minori impatti ambientali. I delfini del Mekong hanno anche un grande significato culturale per le comunità locali e portano benefici tangibili per il loro sostentamento. I tour di avvistamento dei delfini d’acqua dolce sono un importante contributo alla crescita economica, portando introiti necessari alle comunità locali. Fonte WWF...
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