Posts by admin

Sentieri andalusi da Granada a Las Alpujarras

Posted by on Ott 22, 2013 in Novità | 0 comments

Sentieri andalusi da Granada a Las Alpujarras

In Andalusia, a sud di Granada, si trova l’Alpujarra, una regione montagnosa fatta di paesaggi dai forti contrasti, che vanno dai tratti alpini fino a quelli più mediterranei della costa subtropicale. La Sierra Nevada, nel cui contesto si trovano Las Alpujarras, è stata dichiarata Riserva della biosfera dall’UNESCO, ed è Parco naturale nazionale. L’Alpujarra si può suddividere in Alta, Media e Bassa: la prima – che raggiunge oltre i 2.800 metri di altitudine – coincide con il versante meridionale della Sierra Nevada, con un clima freddo di alta montagna, la seconda è più temperata in conseguenza dell’assetto longitudinale, la terza ha un clima dolce e umido come sulla costa. Tutti e cinque gli stadi bioclimatici della penisola iberica sono presenti nel territorio alpujarreño, grazie alle sue condizioni climatiche, di altitudine e latitudine. La storia di questa regione è caratterizzata dalla presenza di differenti popolazioni, dalle tribù litiche, attratte dai giacimenti metalliferi, fino ad arrivare al periodo musulmano, in cui furono introdotto tecniche agricole originali, utilizzando sofisticati sistemi di irrigazione. L’acqua come sangue della terra: gli andalusi hanno applicato tecniche innovative rispetto a quelle già esistenti di origine ispano-romana (mulini idraulici), introducendo lavatoi e fontanili, ampliando la rete di canali e di pozze, e trasformarono il versante sud della Sierra Nevada in un paesaggio di terrazzamenti dove sono seminati una grande varietà di prodotti: arance, olivi, cachi, castagni, ortaggi, cereali… La flora dell’Alpujarra e della Sierra Nevada è una delle più pregiate di tutta Europa, con oltre 2000 piante catalogate sulle quasi 8000 presenti nella penisola iberica. La capra montana (capra pyrenaica), è la specie faunistica più caratteristica del Parco, dove abita la maggiore popolazione endemica della penisola. Altri mammíferi il cui habitat si trova nell’Alpujarra sono la volpe, il cinghiale, la donnola. Tra i rapaci abbiamo l’aquila reale e il gufo reale. Il municipio di Nevada è il più orientale dell’Alpujarra granadina; è la porta naturale di accesso all’alta Alpujarra dal nord, da cui si può scorgere, in fondo, il Mediterraneo. Qui si trovano quattro paesi: Laroles, Júbar, Mairena e Picena. Júbar si trova a 1.160 metri sul livello del mare, è un piccolo villaggio di poco più di trenta abitanti, immersa nella vegetazione. Mairena, 1.082 metri di altitudine, è considerata il “balcone dell’Alpujarra”. Laroles, 1.015 metri, è un centro dotato di alcune utilità per il visitatore (negozietti alimentari, farmacia, bancomat…). Picena, 750 metri, si trova nella valle del Río Picena. I sentieri qui presentati, che seguono antiche mulattiere, gole e piste tra le foreste, offrono tutti splendidi paesaggi. Escursionisti nel 1890 Percorsi ad anello El Castaño: durata 3½ ore. Ascensione lungo la gola del Río Laroles. Joplón:Sentiero circolare che percorre sempre la gola del Río Laroles ma ad una quota più bassa: qui l’orografía del terreno cambia radicalmente. El Castaño 2 (variante): utilizzando parti del sentiero de El Castaño e del sentiero G.R. 7, in 4 ore si effettua un percorso che in due occasioni attraversa lo stesso fiume ma a diversa altitudine. Los Careos de la Acequia del Boi: Partendo da Júbar, lungo il Cammino della Carmona (sul tracciato di un’antica strada romana), questo percorso è specialmente consigliabile in primavera, quando le acque del disgelo scorrono lungo il canalone del Boi per congiungersi nella voragine del “Repartidor del Vinagre” a 1.700 metri. Durata 3½ ore.  Júbar-Corral del Álamo: sale dai 1100 mt di Júbar fino a 1500 mt., seguendo piste forestali. Durata 2 ore. Camino de Las Zorreras-Camino Viejo de Mairena: un sentiero che, tra olivi e aranceti, in solo un’ora e mezza ci porta a sperimentare diversi stadi bioclimatici. Percorsi lineari Júbar-Bayárcal (tratto del G.R. 7): in  3 ore (solo andata), prima si...

Read More

LA FIERA INTERNAZIONALE DEL TURISMO CUBANO 2013

Posted by on Ott 22, 2013 in Novità | 0 comments

LA FIERA INTERNAZIONALE DEL TURISMO CUBANO 2013

DIARIO DA CUBA/1 AL VIA IL FITCUBA, LA FIERA INTERNAZIONALE DEL TURISMO CUBANO 2013, NELLA CITTÀ DI VARADERO All’inaugurazione, fra musica e danze, tradizione e modernità, il Ministro della Cultura cubano parla dei nuovi orizzonti turistici dell’isola. Stand da tutta l’America Latina promuovono rinnovati prodotti turistici (Elisabetta Colla, NoiDonne, 7/5/2013) Torna a Varadero, diversi anni e numerose destinazioni dopo, il FITCuba, la più importante Fiera del turismo cubano e una delle più note al mondo, quest’anno alla sua 33esima edizione, prevista dal 7 all’11 di Maggio. Il rilancio dell’immagine di Cuba, che ha sempre inteso mantenere intatta la sua storia e le sue peculiarità, ma che vuole oggi, inevitabilmente e con grande vitalità, evolversi verso orizzonti nuovi e mettersi al passo con i colossi dell’America Latina – ospite d’onore del FIT 2013 è non a caso il Brasile – passa anche attraverso il canale turistico, una delle principali fonti di reddito e di scambio culturale che da sempre ha aiutato l’isola, sottoposta all’embargo USA ormai da lungo tempo, a mantenere contatti ed amicizie solide e durature con persone ed associazioni di altri Paesi. La cerimonia di apertura del FIT, cosiddetta ‘Ceremonia de Corte de Cinta’, svoltasi nel soleggiato giardino antistante il Centro de Convenciones de Plaza América, ha messo in campo un notevole dispiego di artisti, ballerini e danzatrici, tutti magnifici – belli e bravi come vuole uno stereotipo, in questo caso assolutamente rispondente alla realtà – che si sono alternati sul palco con costumi richiamanti la modernità e la tradizione, fra cui maschere di animali richiamanti il Carnevale ed i riti magici. La conferenza di apertura è stata presenziata dal Ministro del Turismo di Cuba, Manuel Marrero Cruz, che si è presentato in maniera informale e diretta ai giornalisti, come è costume di tutti i ministri della Repubblica di Cuba (al cui stile molti politici nostrani si dovrebbero conformare), ed ha ringraziato tutti gli intervenuti, fra cui i ministri ed ambasciatori presenti, i tour operator e la stampa, per un totale di 53 Paesi accreditati (fra gli altri Cina, Brasile, Angola, Nicaragua, Perù e numerosi Paesi europei). ‘Il nostro settore, quello turistico, si trova all’interno di un processo di cambiamento – ha affermato il Ministro – con l’immenso vantaggio che Cuba ha grandi possibilità turistiche naturali e culturali, oltre ad essere uno dei paesi più sicuri del mondo, senza droga né aggressioni. Noi vogliamo che coloro i quali ci ‘visitano’ possano sentirsi come a casa loro. Nel 2012 circa 1milione e 400mila abitanti del paese, hanno sfruttato di alberghi e molte centinaia ancora continuano con il campeggio popolare. Nell’ultimo periodo dell’anno, il turismo a Cuba ha risentito della crisi, con una contrazione delle entrate e delle visite ed una sospensione di molti voli; abbiamo comunque analizzato i temi interni per capire come mantenere i flussi turistici. Vogliamo offrire nuovi prodotti, di miglior qualità e perfezionare la nostra proposta pubblicitaria, trasferendo ai nostri destinatari turistici ciò che noi siamo veramente: cubani al 100% ed al 100%autentici’. Il Ministro ha poi passato in rassegna le località dove saranno aperte a breve o medio termine nuove strutture alberghiere (ad es. Varadero, Trinidad, Maria La Gorda, Holguín, Cajo Coco, così come pure nel Centro storico dell’Avana) o nuovi complessi turistici completi anche dell’opzione ‘appartamento’, come la neo-nata ‘Marina Gaviota’, aperta quest’anno con oltre 1300 attracchi per navi ed uno stile generale ispirato alle navi ed alla marina. È prevista anche la crescita e lo sviluppo dei servizi aerei dell’aereonautica di Cuba per aumentare la connettività e gli arrivi da ogni parte del mondo, e la modernizzazione di numerosi aeroporti, fra cui quelli...

Read More

LAMPEDUSA, PIACERE DI CONOSCERCI

Posted by on Ott 19, 2013 in Novità | 0 comments

LAMPEDUSA, PIACERE DI CONOSCERCI

Festa del turismo responsabile e dei diritti umani, 22-29 giugno 2013 Sta marciando a pieno ritmo l’organizzazione dell’evento in programma a Lampedusa! AITR, insieme a Legambiente e altre realtà, ha previsto incontri con storici locali, artigiani, pescatori, guardia costiera, parroco dell’isola e visite speciali (Riserva Naturale, Centri recupero tartarughe, area marina protetta, Museo delle migrazioni, santuario, impianti di itticoltura, cimitero, laboratori, Porta d’Europa); presto sarà diffuso un calendario dettagliato delle iniziative. Nell’ambito del progetto condotto dalla Anna Lindh Foundation “Mediterranean Networking: step one Lampedusa” si terranno i laboratori mediterranei dal 27 al 30 giugno, con la partecipazione di una trentina di rappresentanti di associazioni fra cui ARCI, Legambiente e i soci di AITR COSPE e Paralleli. I laboratori sono aperti alla partecipazione di tutti. L’associazione Ibby porterà nell’isola la libreria itinerante Ottimomassimo e istituirà la biblioteca per bambini a Lampedusa (che non ha mai avuto una biblioteca). Tutti possiamo contribuire alla nascita della biblioteca inviando libri per bambini ad un indirizzo di Roma che ci sarà comunicato. A Roma, al Palazzo delle Esposizioni, è in corso una mostra relativa al progetto. ECPAT e Amnesty International organizzeranno dei laboratori, di cui sarà diffuso il calendario. Tutti gli eventi sono aperti al pubblico, agli abitanti dell’isola, ai...

Read More

AITR al Forum del Sostegno a Distanza

Posted by on Set 22, 2013 in Novità | 0 comments

AITR al Forum del Sostegno a Distanza

AITR al Forum del Sostegno a Distanza –  Napoli, 1° marzo   AITR è stata invitata ad intervenire al quattordicesimo Forum nazionale dedicato a «Il sostegno a distanza co-attore di una nuova cooperazione tra i popoli». L’iniziativa è stata organizzata dal Forum permamente per il Sostegno a Distanza (Forum SaD), in collaborazione con istituzioni nazionali come il Ministero del lavoro e politiche sociali – Direzione generale per il Terzo settore e locali, come la Provincia e il Comune di Napoli; quest’ultimo ha concesso un patrocinio non formale, vista la presenza del Sindaco Luigi De Magistris. La realtà del sostegno a distanza si basa sulla partecipazione di un milione e mezzo di cittadini italiani che stanziano in modo continuativo un importo medio di € 350, pari a € 500 milioni annui, per finanziare iniziative a beneficio di bambini, famiglie e comunità locali in situazione di povertà in tutto il mondo. Questo rilevantissimo contributo giustifica l’affermazione del Forum SaD per cui questa è la forma di cooperazione allo sviluppo che, insieme a microcredito, cooperazione decentrata, commercio equo e turismo responsabile, è stata cruciale nello sforzo per alimentare una solidarietà internazionale che la drastica riduzione dell’aiuto pubblico allo sviluppo del nostro Paese rischia di compromettere. Infatti, come osservato da Pietro Accame, rappresentante della Provincia di Milano e di ELSAD, il raggruppamento degli Enti locali per il Sostegno a Distanza, si è in pratica esaurito il flusso dei finanziamenti pubblici a disposizione per queste iniziative, come evidenziato anche dal fatto che nel 2012 si è registrata la chiusura dell’Agenzia delle Onlus. Per far fronte a ciò, la risposta di ELSAD è stata duplice: da un lato, ridurre le spese di gestione adottando strutture leggere; dall’altro, partecipare a progetti finanziati da enti internazionali. Molto significativo a questo riguardo è il Progetto Salem, con 2 milioni di euro cofinanziati al 75% dall’Unione Europea e con l’adesione del Comune di Milano, a favore di minori in situazioni di grave rischio provenienti dal nord Africa a seguito delle primavere arabe. Con interventi quali servizi alle comunità locali e promozione di partenariati pubblico-privato sociale, il progetto mira al tempo stesso a sostenere l’empowerment dei più giovani e a contribuire al contenimento dei flussi migratori. La linea della maggiore concretezza è stata ribadita autorevolmente dal Sindaco di Napoli: De Magistris ha sostenuto che “serve maggior attenzione ai piccoli progetti, bisogna imparare a fare le cose con minori risorse”, affermando che l’economia solidale è lo strumento su cui far leva per promuovere il benessere collettivo in maniera diffusa, incentivando le attività produttive che valorizzano i beni delle terre locali. De Magistris si è anche lanciato in slogan di grande suggestione, come “no al capitalismo senile e sì all’agricivismo”, così ricollegandosi a quei movimenti che operano dal basso per il recupero del territorio, per la tutela dei beni comuni, per l’attenzione ai progetti ritenuti improduttivi in base alle logiche economiche dominanti ma che sono invece in grado di produrre un ben più importante profitto sociale. Dopo la cerimonia per la premiazione di buone pratiche di sostegno a distanza, che ha visto tra i protagonisti anche il socio AITR Comunità Promozione e Sviluppo – CPS di Castellamare di Stabia (Napoli), con Amalia Dema, si è tenuta la prima tavola rotonda del Forum, dedicata al tema «No profit e cooperazione». Tra i vari interessanti interventi, segnaliamo quello del rappresentante di Libera, Antonio D’Amore, che ha invitato i presenti a concordare momenti di formazione in occasione dei campi di lavoro per i giovani di Libera. Di rilievo anche l’intervento di Carlo Borgomeo per la Fondazione con il Sud, composta da realtà del Terzo settore...

Read More

In viaggio verso IT.A.CÀ con Retour

Posted by on Giu 29, 2013 in Novità | 0 comments

In viaggio verso IT.A.CÀ con Retour

Oggi per la nostra rubrica abbiamo intervistato un caro amico: Roberto Dati di Retour, rete per il Turismo Responsabile. Retour, rete per il turismo responsabile significa “ritorno”, una fase di grande importanza per un viaggiatore che non è solo protagonista di un’esperienza fine a sé stessa, ma che al contrario è interessato a mantenere rapporti autentici di scambio, conoscenza e solidarietà con le comunità locali dei luoghi visitati, rapporti che perdurano nel tempo, al di là della durata della sua vacanza. I soci fondatori di Retour sono venti, alcuni a titolo individuale, altri in qualità di esponenti di altre associazioni  e organizzazioni non governative, accomunati dalla volontà di promuovere il turismo responsabile, in una fase storica caratterizzata da libertà e facilità (apparentemente illimitate) sia di spostarsi che di conoscere il mondo. Nasce nel 2005  ed è socio di AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile); sostiene gli sforzi per la divulgazione di questa modalità di viaggio sia a livello nazionale che internazionale. Retour ha inoltre messo a punto un’originale formula di viaggio che mette a disposizione degli associati esperienza e una serie di contatti per viaggiare in Africa, Asia, America Latina ed Europa. Vengono organizzati incontri conoscitivi e viene fornito un dossier di viaggio contenente tutte le informazioni necessarie per iniziare il proprio viaggio al meglio: assicurazione, profilassi e vaccinazioni, norme igieniche, condizioni climatiche, notizie aggiornate sul Paese scelto, indirizzi consigliati, costi e condizioni dei servizi da utilizzare sul posto, contatti locali nonché gli itinerari consigliati per incontrare le comunità locali, visitare luoghi d’interesse naturalistico e culturale, conoscere i progetti realizzati in loco dalle organizzazioni di solidarietà sia italiane che dei Paesi visitati. 1. Secondo te c’è differenza tra turista e viaggiatore? In che consiste? Nella nostra epoca, superinformatizzata e ipercinetica, la distinzione tra turista e viaggiatore ha sempre meno senso. Più che altro mi sembra ormai buona come slogan pubblicitario per chi voglia spacciare l’esperienza che, a vario titolo, agenzie di viaggi, scrittori, autori di reportage, vendono. Quella del Viaggiatore con la V maiuscola è una figura tramontata almeno dai tempi dell’hippy trails verso gli ashram indiani, quando cioè vi era in giro per il mondo ancora qualcosa di non visto, non sperimentato. Quando giravano per il mondo personaggi incuranti delle convenzioni e delle costrizioni sociali che impedivano di mettersi uno zaino in spalla (a proposito, alzi la mano chi non l’ha abbandonato per un più comodo trolley…) e partire senza biglietto di ritorno. Quindi, trovo più onesto distinguere un buon turista da uno cattivo, e lo stesso vale per chi preferisce comunque chiamarsi viaggiatore. 2. Cosa significa, per te, viaggiare responsabile? Tante cose… forse la più importante, quella che riassume i vari modi di fare Turismo Responsabile, è viaggiare tenendo tutti i sensi aperti. Predisporsi a comprendere il più possibile ciò che avremo intorno quando saremo là. A ben vedere, si tratta di una regola di vita generale! “La responsabilità che auspichiamo ciascuno metta nel viaggiare dovrebbe essere la stessa che ispira il nostro stile di vita”. Nel nostro specifico ambito, viaggiare in modo responsabile significa attribuire al turismo il valore di un’esperienza al tempo stesso formativa per sé stessi e rilevante per altri soggetti, in primis la comunità locale ospitante. Di conseguenza, oltre a minimizzare gli impatti del nostro soggiorno, è bene scegliere, tra i fornitori di servizi, quelli più intimamente connessi al tessuto sociale ed economico locale, che più diano garanzie circa la ricaduta della loro attività a beneficio della collettività di riferimento. 3. Come può il turismo responsabile contribuire allo sviluppo economico e sociale di un territorio? La scommessa del Turismo Responsabile è di ampliare il più possibile la sfera dei beneficiari diretti delle attività turistiche mantenendo...

Read More