PER IL NEPAL
Giovanni e Raffaele, due giovani amici di Retour, ci hanno inviato questo messaggio, che vogliamo raccogliere invitando tutti a sostenere i progetti sotto descritti. Inoltre, dedicheremo la Giornata mondiale del turismo responsabile, promossa dalla Coalition Internationale pour un Tourisme Responsable, ad una serata per il Nepal che si terrà martedì 2 giugno a Roma (seguiranno info). «L’aver avuto la fortuna di trascorrere quasi un anno in Nepal, a diretto contatto con le fasce più umili della popolazione, condividendo con loro il cibo, la casa, il lavoro, la spiritualità; l’aver visto e goduto di quei meravigliosi paesaggi e templi ormai perduti per sempre, mi dà la forza di andare oltre quel senso di frustrazione e impotenza che mi ha reso spettatore passivo in altre circostanze e di attivarmi per fare qualcosa. Sarà sicuramente qualcosa di infinitamente piccolo messo a confronto con le proporzioni del disastro ma sarà certamente qualcosa più di niente! Raffaele ed io conosciamo bene la fragilità di questo paese. Lungo la più maestosa ed impervia delle catene montuose della terra (la cui sola vista, secondo alcuni, purifica l’anima) e nelle regioni più colpite dal sisma, risiedono comunità basate quasi interamente su un’economia di sussistenza che, oltre ad aver subìto enormi ed irreparabili danni, sono fortemente esposte a diversi fattori di rischio che potrebbero generare episodi di carestia ed epidemia.Allo stesso modo le fasce più deboli della popolazione residente nella valle di Kathmandu, le cui abitazioni sono state danneggiate, hanno grandi difficoltà a procurarsi l’indispensabile e non possono cercare rifugio altrove, per via dei danni subiti da strade e mezzi di comunicazione in generale. Tutto il mondo si sta mobilitando; organi delle Nazioni Unite, singoli Stati, grandi e piccole organizzazioni non governative, hanno iniziato una corsa contro il tempo per salvare il salvabile e garantire a migliaia di persone beni di prima necessità. E per capire come e da dove iniziare per ricostruire un minimo di normalità. Nella speranza che tutto questo non si trasformi in una lotta alla conquista sotto forma di solidarietà (vedere ad esempio l’inusuale benevolenza cinese), che non si inneschi il solito ciclo di corruzione e che nella frenesia di ricostruire non si finisca per deturpare la natura e la gente….. Nel nostro piccolo Raffaele e io, avendo contatti diretti sul posto, abbiamo pensato, piuttosto che donare a qualcuna di queste grandi organizzazioni, di attivare una piccola raccolta fondi attraverso la nostra rete di contatti (amici e familiari) e di mandare il ricavato direttamente a due piccole organizzazioni locali che lavorano, nella valle di Kathmandu, con le fasce più deboli della popolazione: orfani e disabili. La prima è Engage, organizzazione che si occupa di assistenza a persone con diversi tipi di disabilità, è diretta da Simone Galimberti, che vive a Kathmandu da circa nove anni, è sposato con una nepalese e, oltre ad essere un nostro amico, è stato il nostro responsabile, per conto di una ONG italiana, quando Raffaele ed io lavoravamo a Kathmandu nel 2007. Oltre che della sua persona, ci fidiamo della sua esperienza ultra decennale nella cooperazione internazionale in diversi paesi del mondo.La seconda, Kika Education Foundation and Social Service Organization, è diretta dalla famiglia che adottò Amrita, compagna di Raffaele, e opera dal 1995, gestendo l’orfanotrofio “Kinder House Nepal” e un centro di riabilitazione per bambini disabili nella valle di Kathmandu – che attualmente ospitano 40 bambini. L’organizzazione inoltre realizza progetti di assistenza sanitaria, supporto scolastico e borse di studio in altre zone del Nepal. In questi giorni, ha organizzato dei gruppi di giovani volontari che si occupano della distribuzione di cibo, medicine e tende e di identificare...
Read MoreNamasté Nepal! serata a Roma venerdì 5/6/2015
Una speranza per un paese e un popolo meravigliosi Raffaele, Giovanni, Vladi hanno viaggiato, lavorato, vissuto in Nepal. A seguito del sisma che ha colpito il paese himalayano il 25 aprile scorso, questi amici di Retour hanno attivato raccolte fondi destinate direttamente ai propri contatti sul posto. Raffaele e Giovanni, antropologi e operatori per varie O.n.g., conoscono due organizzazioni locali che lavorano nella valle di Kathmandu con le fasce più deboli della popolazione: Engage, assiste persone con disabilità, mentre Kika Education Foundation and Social Service Organization, diretta da una famiglia nepalese, gestisce dal 1995 l’orfanotrofio “Kinderhouse Nepal” e un centro di riabilitazione per bambini disabili (attualmente ospitano 40 bimbi). Vladi, ingegnere, viaggiatore e molto altro, sta seguendo la ricostruzione di uno spazio collettivo secondo criteri antisismici e con materiali locali (mattoni in terra e legname) in un villaggio del distretto di Gorkha, vicino all’epicentro del terremoto. Per raccontare, anche attraverso le immagini, il lavoro di queste realtà locali, Retour invita tutti ad una serata per il Nepal venerdì 5 giugno a Roma, via S. Ciriaca 13, dalle ore 19:00. A seguire, assaggi di cucina nepalese (riso e dhal). Info & contatti: Associazione Retour,...
Read MoreRitorna il workshop su “Marketing dei territori e turismo sostenibile”, 14-27 marzo 2019
Marketing e promozione turistica dei territori Turismo esperienziale per differenziare e qualificare l’offerta di organizzazioni profit e no profit è il workshop gratuito di Agorà che mira a fornire un approfondimento di dettaglio sulla realizzazione operativa di nuovi prodotti turistici esperienziali basati sulla piena sostenibilità, nel rispetto di principi di giustizia sociale ed economica e della tutela dell’ambiente e delle culture. Al termine del seminario viene rilasciato un attestato di partecipazione a chi abbia frequentato almeno il 70% del totale delle ore previste. Per presentare la domanda di partecipazione: http://domandepartecipazione.capitalelavoro.it/default.aspx Il workshop, della durata di 35 ore, si svolge nei giorni: 14, 15, 19, 21 e 27 marzo 2019 (dalle 9:30 alle 13 e dalle 13:30 alle 17) presso Agorà – Scuola del Sociale, via Cassia 472 – Roma. Si può presentare domanda fino alle ore 24:00 del giorno 8 marzo 2019....
Read MoreNuovi turismi: l’impegno di AITR per la formazione
Grande successo di partecipazione per il corso “AITR, cos’è e cosa fa: corso base per nuovi soci e soggetti interessati al turismo responsabile”, svoltosi a Bologna presso l’albergo “Il Pallone” dal 23 al 25 gennaio. Gli obiettivi del corso (approfondire la conoscenza del turismo responsabile e il ruolo di AITR, che rappresenta la quasi totalità dei soggetti attivi in Italia nel settore; ai partecipanti già soci, fornire tutti gli elementi utili per consentire alle rispettive organizzazioni di inserirsi al meglio nell’Associazione) sono stati perseguiti sulla base dei seguenti contenuti: * conoscenze di base sul turismo responsabile: definizioni e pratiche; * funzionamento dell’Associazione, presentazione degli organi sociali (sulla base del principio “cosa può fare AITR per te e cosa puoi fare tu per AITR”); * approfondimento delle esperienze di turismo responsabile nel sud del mondo e sul turismo di comunità in Italia; * networking: modulo volto allo scambio di buone pratiche. La metodologia adottata ha seguito modalità didattiche interattive e legate alle esigenze ed esperienze reali dei nuovi soci e degli operatori già aderenti ad AITR: di tipo prevalentemente esponenziale e non frontale, quindi, con l’obiettivo di valorizzare conoscenze e pratiche dei partecipanti mediante simulazioni, attività di gruppo e di sottogruppo, brain-storming e discussioni...
Read MoreSocial trekking: “Da Rebibbia al parco di Aguzzano a piede libero”
Sabato 20 febbraio il Casale del Podere Rosa onlus e l’Associazione Retour promuovono un trek urbano solidale, con partenza da Rebibbia per giungere, attraverso il Parco di Aguzzano, al Casale del Podere Rosa, Qui si potranno conoscere le attività realizzate nel quartiere e non solo, nonché degustare i prodotti ecobio disponibili presso il “bioBar” o anche cenare alla “bioOsteria” (su prenotazione). Il percorso viene proposto nell’ambito del Social Trekking 2016, evento promosso da Walden viaggi a piedi con il patrocinio dell’Associazione Italiana Turismo Responsabile. Si parte dal capolinea della metro B Rebibbia (linea che tocca le tre principali stazioni ferroviarie romane: Termini, Tiburtina e Ostiense); da qui si percorrono circa 4 km per raggiungere il Casale Podere Rosa: dopo aver attraversato la storica borgata di Rebibbia, i parchi regionali di Aguzzano e Valle dell’Aniene e alcuni quartieri più recenti della periferia romana si giungerà al Casale, storico centro socioculturale della capitale che da oltre vent’anni propone e persegue modelli alternativi di stili di vita. Qui sarà possibile gustare ottimi prodotti a km. 0 e poi tornare con un bus a Rebibbia concludendo così l’itinerario. IN DETTAGLIO Il percorso ha inizio alla fermata della metro B Rebibbia, oggi segnata da un grande murales disegnato dal noto artista Zero Calcare, che raffigura il “mammut” diventato l’emblema di questa piccola “borgata”. Rebibbia è una piccola borgata cresciuta a ridosso dell’omonimo carcere: una sorta di piccolo paese dove ha vissuto per alcuni anni anche Pasolini, la cui casa in via Giovanni Tagliere sarà la prima tappa di questo percorso a piedi, anche se probabilmente ne potremmo vedere solo l’esterno (l’immobile di proprietà dell’amministrazione comunale viene aperto solo per eccezionali ricorrenze). Da qui proseguiremo la camminata nella piccola borgata per giungere ai quartieri sorti negli anni ’80 dove, proprio a seguito degli scavi, venne alla luce un sito straordinario che risale a circa 200.000 anni fa e che costituisce l’ultima testimonianza di una straordinaria serie di depositi pleistocenici che costellavano la bassa valle dell’Aniene, distrutti dall’avanzare della città. Il sito permette di comprendere il territorio che andremo a scoprire nella passeggiata, entrando nel Parco Regionale della Valle dell’Aniene e attraversando il Parco regionale di Aguzzano, un esempio di campagna romana sopravvissuta alla cementificazione. Qui entreremo attraverso il punto informativo del Parco, il Centro di Cultura Ecologica, che ospita una bellissima biblioteca frequentata dai giovani del luogo specializzata sulle tematiche ambientali. Accanto al centro potremmo vedere uno dei primi esempi di orti urbani condivisi con circa 100 piccoli orti e un piccolo frutteto di piante ormai quasi perdute. Attraversando poi il Parco di Aguzzano, caratterizzato da fossi e zone a pascolo, arriveremo al Casale Podere Rosa, dove chi vorrà potrà trattenersi per cenare o per un aperitivo biologico con prodotti di piccoli agricoltori della campagna romana. Da qui con un autobus di linea si potrà raggiungere nuovamente Rebibbia. Tempo complessivo della passeggiata circa 3 h: ore 14:00 appuntamento a piazza Vittorio; con la metro si raggiunge il capolinea di Rebibbia alle 14:30 circa; alle 14:45 si inizia la passeggiata, con arrivo al Casale Podere Rosa alle 17:45. Per prenotarsi al trek: socialtrekking@waldenviaggiapiedi.it cell....
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