L’Associazione Italiana Turismo Responsabile, è nata nel 1998 da una federazione di enti operanti nel no-profit che hanno sottoscritto la “Carta d’identità per viaggi sostenibili”, frutto di un lavoro di condivisione iniziato nel 1994. Essa consta di una serie di raccomandazioni che hanno come destinatari i viaggiatori (individuali o di gruppo), gli organizzatori di viaggio (tour operator, agenzie, associazioni) e le comunità ospitanti, direttamente o indirettamente toccate dal flusso dei visitatori. A ciascuno di questi destinatari la carta rivolge alcuni consigli, che valgono per le tre fasi dell’esperienza turistica: il prima, il durante e il dopo viaggio. Accertato che il turismo, come ogni industria, può avere effetti negativi su ambienti, culture e società, negli ultimi anni sono nati autorevoli documenti etici che suggeriscono limiti e condizioni di attuazione appropriate per il suo sviluppo. Poiché gli stessi principi che regolano i viaggi all’estero valgono anche per un turismo incoming in Italia, ecco nascere l’esigenza di una “Carta Italia”.
BEL PAESE BUON TURISMO
è il primo codice turistico mirato esplicitamente al turismo in Italia, ancorché ispirato ad altri principi, etichette, raccomandazioni, dichiarazioni e criteri che l’hanno preceduto a livello internazionale. La finalità di questa Carta è richiamare l’attenzione sulla relazione – spesso data per scontata – fra turisti, industria turistica e comunità d’accoglienza. Perché la qualità non è fatta soltanto di stelle o di rapporto prezzi/servizi, ma anche di rapporti ecologicamente e umanamente corretti. Ridurre al minimo gli aspetti negativi degli impatti sociali, culturali e ambientali prodotti dai flussi turistici, è oggi il principio fondamentale del buon turismo, cioè di quel turismo che salva le destinazioni da un modello consumistico, del tipo usa e getta, dannoso per il suo stesso futuro.
BEL PAESE BUON TURISMO
caldeggia un turismo d’incontro, rispettoso delle diversità naturali e culturali, che richiede un certo spirito di adattamento ad abitudini nuove e inconsuete. Incoraggia residenti e visitanti a condividere gli aspetti più caratteristici del territorio, con positiva curiosità, oltre gli stereotipi e le forzature folkloristiche. Tutto ciò, naturalmente, nel rispetto del diritto delle comunità locali di decidere – in maniera informata e lungimirante – sui pro e sui contro dell’offerta turistica del loro territorio. L’Associazione Italiana Turismo Responsabile ha una speranza e uno scopo: che un turismo attento e consapevole diventi non l’ennesimo “prodotto di nicchia”, ma una diffusa e contagiosa filosofia del viaggio.