L’esposizione dedicata al turismo cubano svoltasi dal 6 al 10 maggio nella fortezza del Morro all’Avana ha riservato spunti di grande interesse in un paese visto come classica destinazione “sol y playa”. Presso lo stand di Ecotur, l’agenzia statale di promozione e vendita del turismo naturalistico, abbiamo incontrato Elvis Milian, coordinatore di programma per il turismo sostenibile dello SNAP: Cuba conta ben sei riserve che hanno il patrocinio dell’iniziativa UNESCO “L’uomo e la biosfera”.
Mentre sullo schermo scorrono le immagini tridimensionali di alcune delle escursioni promosse nell’ambito di questo programma – da guardare con appositi occhiali 3D messi gentilmente a disposizione dei visitatori – chiediamo ad Elvis come si declina il turismo sostenibile a Cuba.
«La nostra visione è centrata sulla valorizzazione delle comunità come attori del turismo, in un ruolo da protagonista. Naturalmente per fare questo è necessaria una formazione apposita, che viene erogata da esperti delle varie agenzie statali».
A quali esempi vi siete ispirati?
«C’è un progetto realizzato nel delta del fiume Orinoco, in Venezuela, dove alcuni gruppi indigeni sono stati coinvolti nella gestione di attività e strutture turistiche. È bastato proporre loro di allevare mostrare ai visitatori parte della fauna alla quale erano soliti dare la caccia per riuscire a conciliare sviluppo e preservazione dell’ambiente…»
E a Cuba cosa avete realizzato di analogo?
«Nella provincia occidentale di Pinar del Rio, nell’area di Viñales, c’è una comunità locale molto valida che, insieme alle organizzazioni nazionali incaricate di seguire il progetto, sta dando vita ad un sistema di insediamenti turistici su palafitte, che si integrano perfettamente nel contesto naturale ed offrono al visitatore alloggi immersi nella natura rigogliosa di quella regione».
Salutiamo Elvis augurandogli – e augurandoci – che la lungimirante prospettiva nella quale opera possa imporsi come modello di un turismo sempre più compatibile con l’ambiente, inteso non solo dal punto di vista ecologico ma anche da quello delle popolazioni residenti.
Un altro segmento d’interesse nel panorama turistico cubano è quello del turismo di avventura e del “campismo natural”, ovvero il camping gestito da imprese statali con decine di strutture diffuse in tutto il paese. Si tratta di una forma di turismo popolare quanto mai adeguato alle esigenze di un turismo domestico peraltro in netta crescita, come ci ha informato il Ministro del turismo nella sua relazione. I costi variano da 20 a 60 pesos cubani a notte, a seconda del tipo di sistemazione, che può essere in tenda oppure in cabañas (bungalow).
[Roberto Dati, da Ciudad de La Habana, 6/5/2014]